insieme#fareAmbiente
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focus#PoliticheGiovanili
#fareAmbiente
Il Comune di Volterra organizzerà dei seminari per
coinvolgere la cittadinanza:
- sulla raccolta differenziata
- sulla sostenibilità
- sulle nuove tecnologie di riuso (come TooGoodToGo)
Sarà fondamentale che il nostro comune abbia, come prima missione,
l’adozione di politiche di abbattimento del consumo di plastica.
AMBIENTE, AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE E TERRITORIO
Da ogni parte, verso la politica e verso chi governa città, territori e nazioni, si assiste ad una richiesta di attenzione verso i temi ambientali. Cambiamenti climatici, inquinamenti, perdita della biodiversità e della fertilità dei suoli, rarefazione delle risorse naturali, devastazione del paesaggio, emarginazione dei soggetti più fragili, in un quadro di lotta di tutti contro tutti, ci dicono che la salvaguardia del nostro habitat non può più essere ignorata.
Rimane prioritario dedicarsi ad un massiccio programma di manutenzione e cura del patrimonio naturale, infrastrutturale ed edilizio, a partire della messa in sicurezza idrogeologica e sismica ed allo sviluppo delle energie rinnovabili.
Oltre a ciò, vogliamo anche introdurre una visione che consideri l’ambiente non solo come legato alle problematiche ambientali, ma come grande risorsa del territorio, come Bene Comune fondamentale, come elemento trasversale a tutte le politiche. Vogliamo rimettere l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale al centro di tutte le nostre politiche, consapevoli che, da questa nobile arte, oltre a nascere il nostro cibo, nasce il nostro paesaggio, nasce una parte importante della nostra identità e della nostra cultura.
Nell’ottica di creare valore aggiunto attraverso il nostro “ambiente”, e non solo in quella – che deve essere comunque garantita – di curarne la
salvaguardia.
Proviamo quindi ad elencare alcune declinazioni del #fareAmbiente insieme:
#fareAmbiente ponendo lo sviluppo rurale e l’agricoltura al centro delle politiche amministrative comunali e territoriali.
Il tema dello sviluppo rurale, ma in generale dello sviluppo socio economico del territorio, non lo si affronta su scala comunale, ma almeno comprensoriale. Per questo l’Amministrazione ha partecipato con convinzione alla nascita del Distretto Rurale e Biologico della Val di Cecina e del nuovo GAL. Dobbiamo valorizzare questi due nuovi strumenti di Governance come un’unica Agenzia di Sviluppo dei territori.
I settori economici dell’agricoltura, dell’allevamento e della trasformazione in beni alimentari (ma non solo), stanno vivendo un forte impulso all’espansione, mediante rinnovamenti di processo produttivo orientati alla localizzazione, alla tipicità, alla qualità e alla sostenibilità ambientale, ma nello stesso tempo soffrono di gravi criticità legate ai cambiamenti climatici e all’aumento di costi di produzione in alcuni casi ormai insostenibili.
Si sta affermando, in tutti i comparti, la produzione biologica (più evidente nel settore cerealicolo) e stiamo assistendo a diffuse politiche aziendali di diversificazione delle colture, spesso orientate a prodotti di nicchia, a cui si accompagnano tutte le fasi della trasformazione per ottenere un prodotto finale di qualità.
Tuttavia, gli investimenti necessari per il successo imprenditoriale di prodotti di qualità, dalla produzione alla commercializzazione, richiedono una visione di sistema e la compartecipazione di tutti i cosiddetti stakeholder, a partire dalle istituzioni locali e dalle associazioni di categoria.
Nei Distretti e nei loro organi una serie di attori e di competenze possono parlare allo stesso tavolo per costruire sistemi alimentari sostenibili, per determinare nuove relazioni tra città e campagna, tra agricoltori e consumatori, tra agricoltura, turismo, cultura, ricerca, ambiente e industria, per rimettere lo sviluppo rurale al centro delle politiche integrate dei territori.
Politiche integrate come unica risposta al sistema delle piccole aziende, che sono prevalenti nei nostri territori, politiche integrate come unica soluzione per offrire qualità di vita e sostenibilità, nonché qualità e servizi alla fruizione turistica e culturale, in aree dove questi aspetti sono particolarmente importanti. L’evidente crescita dell’economia turistica locale è legata alla sempre maggiore integrazione tra le destinazioni storicamente affermate per la fruizione del patrimonio artistico culturale e le nuove forme di turismo, ormai consolidate, condizionate da fattori di qualità ambientale e paesaggistica, oltre che dalla qualità dei servizi e dei prodotti delle piccole filiere agroalimentari e artigianali offerti dal territorio.
L’agricoltura, soprattutto quella di aree rurali come la Val di Cecina, ha bisogno di collaborazioni e progettualità, costruite di concerto con chi trasforma e con chi commercializza le produzioni, in modo da affrancare le aziende dalle collocazioni di mercato ordinarie, che non garantiscono più una adeguata remunerazione. Per contro, i commercianti e gli artigiani delle aree rurali hanno bisogno di caratterizzare le loro attività, in particolare quelle legate al turismo, in cerca di proposte enogastronomiche di qualità e legate al territorio per le strutture ricettive, la ristorazione, gli agriturismi ed i negozi.
Il settore agrituristico costituisce un’opportunità importante per tutta l’offerta turistica e culturale della Città e del territorio circostante. È da annoverare tra i settori con capacità di produrre reddito, generare impresa e offrire posti di lavoro, nel rispetto di uno sviluppo eco-sostenibile. Riteniamo necessario migliorare i servizi comunali forniti, a partire dalla raccolta dei rifiuti, e ricercare le forme più opportune per favorire gli investimenti infrastrutturali, a partire dalle imprese di telecomunicazioni, affinché forniscano un’adeguata rete di connessione ad Internet.
Sarà fondamentale lavorare per completare, estendere e valorizzare il progetto “A TAVOLA CON I PRODOTTI DELLA VAL DI CECINA”, un progetto per la valorizzazione del territorio, attraverso la promozione del sistema agroalimentare. Il progetto, presentato dal Distretto Rurale e finanziato dalla Mis. 16.4 del PSR 2014-2022 della Regione Toscana, coinvolge ad oggi circa 20 soggetti territoriali, tra cui aziende agricole, agrituristiche, strutture ricettive e della ristorazione, enti e associazioni, con lo scopo di consolidare il circuito locale di produzione e consumo dei prodotti agricoli e agroalimentari della Val di Cecina, al fine di valorizzazione l’intero territorio.
Il primo importante risultato prevede la creazione di un sistema territoriale di coordinamento tra aziende agricole, aziende trasformatrici agroalimentari, esercizi commerciali e settore della ristorazione, per l’approvvigionamento dei mercati locali e lo sviluppo di filiere a km 0, attraverso l’utilizzo di una piattaforma logistica di distribuzione, fisica ed e-commerce. Il progetto deve agire sia sulla semplificazione dei rapporti tra gli operatori della filiera, che sulla promozione e la comunicazione delle caratteristiche del territorio e delle sue produzioni.
È altrettanto fondamentale estendere e valorizzare tale strumento censendo tutte le aziende di produzione e trasformazione, per valorizzare efficacemente i prodotti agroalimentari della Val di Cecina e sviluppare un modello innovativo di aggregazione dell’offerta da proporre ai consumatori locali ed ai turisti, attraverso una vera e propria “Mappa del cibo” digitale, costantemente aggiornata, dedicata alla geolocalizzazione delle realtà produttive locali, ai fini della promozione e diffusione della filiera. Sarà definito, inoltre, un “Disciplinare di tutela e valorizzazione dei prodotti territoriali” in grado di coinvolgere tutti gli attori, rendendoli protagonisti di un progetto complessivo di valorizzazione delle produzioni e della filiera e consentendo ad ognuno di loro di essere parte di un nuovo racconto del territorio.
Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata al comparto della Zootecnia e alle collegate trasformazioni. Dobbiamo rigenerare, rafforzare e rinnovare i legami sociali, economici e ambientali tra le comunità locali, i loro territori e le attività di allevamento, riportando le produzioni animali al centro dell’interesse collettivo, di quello imprenditoriale, formando e trasformando adeguatamente le nuove generazioni, gli abitanti locali e la stessa vita rurale nei territori. L’azione dell’Amministrazione sarà naturalmente orientata a proseguire e, se possibile, migliorare, quanto fatto per il riconoscimento e la valorizzazione dei marchi già presenti (Sale di Volterra, Pecorino delle Balze, Consorzio Agnello Pomarancino, IGT dell’olio, ecc.), anche favorendo, nelle forme più appropriate, le migliori iniziative imprenditoriali.
Un problema fondamentale e molto sentito riguarda la predazione delle greggi, ormai determinante per la stessa sopravvivenza del settore zootecnico. Tale problematica deve essere affrontata con urgenza, chiedendo alla Regione risorse e concordando nuove strategie per la gestione della popolazione del lupo e per le operazioni connesse alla morte del bestiame. #fareAmbiente continuando ad efficientare il sistema energetico e favorire il risparmio energetico. Lo straordinario lavoro di efficientamento degli edifici pubblici degli ultimi anni deve proseguire ed essere completato, a partire dalla Piscina Comunale. Sul punto, per evitare inutili dilungamenti, si rimanda a quanto maggiormente specificato nella sezione sui Lavori Pubblici.
#fareAmbiente completando nel più breve tempo possibile il percorso avviato nell’ultimo anno di legislatura per la costituzione di una COMUNITÀ DI ENERGIA RINNOVABILE A TRAZIONE PUBBLICA ALL’INTERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VOLTERRA. La Regione Toscana riconosce nelle Comunità di energia rinnovabili uno strumento strategico per la via toscana alla Transizione Ecologica col fine di:
– raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, predisposto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
– contrastare il diffondersi della povertà energetica e diminuire la dipendenza da approvvigionamento energetico.
I vantaggi sono il risparmio in bolletta per i soci pubblici e privati, il guadagno per la produzione di energia pulita, le agevolazioni fiscali per le imprese “prosumer”, la compensazione economica tra immissioni e prelievi. Dalla progettazione di fattibilità effettuata, emerge come l’area di Saline potrà essere il cuore produttivo di tale comunità, utilizzando terreni minerari per l’installazione di pannelli fotovoltaici.
#fareAmbiente dotando Volterra di una Rete di Teleriscaldamento da Risorsa Geotermica. Si tratta di un investimento fondamentale per la nostra comunità. Obiettivo la realizzazione di un Impianto di Teleriscaldamento da fonte geotermica a bassa/media entalpia, che alimenti prioritariamente l’area ospedaliera, ma non solo. Gli studi di prefattibilità esistenti nell’area di San Quirico ed i dati relativi all’area di Saline, indicano che una tale opera è possibile: dobbiamo procedere nel più breve tempo a un progetto di fattibilità. La rete di teleriscaldamento permetterebbe la distribuzione dell’energia termica in modo più efficiente ed in condizioni di totale sicurezza rispetto ai combustibili alternativi a configurazione singola. L’alimentazione tramite fluido geotermico a bassa/media entalpia consente l’utilizzo di una fonte rinnovabile, pulita e disponibile per tutto l’anno 24h/24h, indipendentemente dalle condizioni meteo (al contrario ad es. di fotovoltaico ed eolico), con assenza di emissioni.
L’utilizzo della rete di teleriscaldamento permetterà una maggiore competitività e attrattività alle aziende turistiche e produttive, con effetto positivo sull’economia della zona, innescando anche nuove possibili attività agricole e di trasformazione. Il polo ospedaliero, con i risparmi sui costi e la maggior efficienza derivanti dalla rete di teleriscaldamento, potrà usufruire di una nuova e mirata strategia di sviluppo, consolidando ed incrementando servizi ed occupazione. I benefici ambientali sono naturalmente indiscutibili. L’impianto o gli impianti saranno in funzione tutto l’anno, con possibilità di utilizzo anche per la climatizzazione estiva degli edifici, attraverso refrigeratori ad assorbimento. Il patrimonio immobiliare ne risulterà rivalutato.
#fareAmbiente attraverso nuove politiche sulla risorsa idrica. A fronte di ottimi investimenti che negli anni hanno messo in sicurezza l’approvvigionamento di acqua idro potabile, serve dare nuovo impulso a politiche integrate sull’acqua, adottando sistemi di utilizzo che riducano ogni tipo di spreco e ne efficientino l’impiego. In considerazione, ad esempio, della sempre maggiore esigenza di irrigazione per il mantenimento e la qualificazione delle produzioni agricole e zootecniche del territorio, che gli andamenti stagionali stanno man mano incrementando, è infatti necessario rendere disponibile la risorsa attraverso una sua gestione maggiormente razionale e sostenibile. Raccogliere le acque nei momenti di disponibilità, conservarle, distribuirle, renderle disponibili per scopi irrigui, ambientali e di protezione civile, sarà sempre più un’esigenza di carattere prioritario.
Il tavolo di confronto con i Consorzi di Bonifica, attivato dal Distretto Rurale, apre la strada ad una progettazione integrata che tenga conto sia delle nuove esigenze del mondo agricolo, che degli aspetti naturalistico ambientali, nonché di quelli legati all’antincendio boschivo e di protezione civile. Nella prospettiva di lungo periodo, la soluzione di bacini idrici di capienza significativa ha già visto l’avvio delle fasi di studio e programmazione. Serve però accelerare sulla fattibilità dell’Invaso di Pian di Goro: non è possibile avere tempi così lunghi di progettazione. Per il periodo più breve e, quindi, nella prospettiva di costruire soluzioni operative a costi più contenuti e meno impattanti, si ritiene fondamentale adottare una strategia di utilizzazione, miglioramento ed integrazione del sistema dei piccoli laghetti, invasi e bacini presenti in maniera diffusa sul territorio.
IL CONTRATTO DI FIUME CECINA, firmato nel 2022, che accoglie tutte le problematiche e le opportunità legata al corso d’acqua, deve essere lo strumento guida di tutte le nuove politiche: dobbiamo favorire la sua applicazione e valorizzazione, per migliorare la sicurezza idraulica e idrogeologica e, nello stesso tempo, valorizzare il valore del fiume come ecosistema e fornitore di servizi ecosistemici. Dobbiamo lavorare per una nuova alleanza tra il fiume e gli agricoltori, mettendo in campo innovative forme di gestione condivise tra tutti gli attori coinvolti. Dobbiamo inoltre monitorare con attenzione gli impatti dei prelievi industriali di acqua sul territorio.
#fareAmbiente sviluppando tutto il settore del turismo ambientale-esperienziale e dell’offerta outdoor nel territorio. È fondamentale favorire ed incentivare un sistema di infrastrutture e servizi per una nuova forma di turismo in grande sviluppo: il turismo lento, dal trekking alla bicicletta, al turismo esperienziale, a quello enogastronomico, legato al sistema rurale. Questo richiede una progettualità integrata con tutta la Val di Cecina per rendere l’offerta turistica più ricca e favorire, così, una maggiore permanenza sul territorio. In questo senso è indispensabile aderire all’Unione dei Comuni per poter essere parte integrante dei progetti di carattere naturalistico legati ai Parchi ed al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale.
Serve qualificare e mettere in rete i servizi (escursioni, rete museale, outdoor, turismo lento ecc.), in modo da offrire al turista tutta una serie di attività ed esperienze, in gran parte già presenti, che inducano il prolungamento della permanenza. Creare percorsi eno-gastronomici e del paesaggio rurale mediante la valorizzazione dei prodotti locali ed il coordinamento delle aziende agricole e agrituristiche in sinergia con il Distretto Rurale e Biologico. È prioritario consolidare, ampliare e valorizzare il sistema dei Cammini di Interesse Regionale, con particolare riferimento alla storica Via del Sale. Il nuovo percorso di Trekking Urbano nella città, deve anch’esso essere valorizzato ed integrato con tutto il nuovo sistema di fruizione che caratterizzerà l’area dell’Anfiteatro, contribuendo alla realizzazione di un vero e proprio Parco Archeologico-Paesaggistico Urbano.
L’area delle Balze e della Badia deve diventare luogo simbolo e centrale per la fruizione del patrimonio storico-ambientale.
Dobbiamo gestire e valorizzare le nostre Aree Protette, insieme agli altri Comuni, poiché rappresentano un patrimonio che non può essere secondario e sul quale deve esserci maggiore consapevolezza da parte di tutti e non solo da parte degli addetti ai lavori. Le Riserve Naturali possono svolgere un ruolo importante per una nuova offerta culturale, turistica e formativa del territorio.
#fareAmbiente attraverso la gestione della nostra Foresta Comunale di Tatti come bene produttivo, culturale, educativo e sociale su cui è stato riattivato l’Uso Civico, non più praticato dal 1936, favorendo, quindi, ricadute positive sulla collettività. In tale contesto diventa fondamentale anche pensare ad un nuovo progetto per il fabbricato di Dispensa, che preveda purtroppo la sua demolizione e la nuova realizzazione di una struttura in legno polifunzionale a disposizione dei fruitori della foresta. Visto il valore della Foresta e le sue caratteristiche, dovrà essere reso strutturale un percorso educativo con le scuole del territorio denominato “A scuola in Foresta”, usufruendo delle risorse provenienti dai tagli boschivi previsti. Dovranno essere garantite, con le stesse risorse, la manutenzione dell’area di sosta all’ingresso della foresta e del percorso didattico da poco realizzato, nonché la viabilità di accesso.
#fareAmbiente migliorando il decoro e la qualità della vita nella città e nelle campagne (rifiuti, raccolta differenziata, strade bianche, verde urbano, etc). Mantenere costantemente le strade bianche comunali e vicinali deve essere una priorità, con particolare riferimento alla viabilità antica, indispensabili ai nostri cittadini e strategiche per nuove forme di fruizione e valorizzazione del territorio.
Per il verde urbano è fondamentale continuare nel Piano di Manutenzione e Riqualificazione avviato su base scientifica e non casuale, come avvenuto in passato. Dovrà essere aggiornato il Piano di Monitoraggio esistente, svolti gli interventi in base alle nuove priorità che emergeranno, proseguendo con nuovi impianti e riqualificazioni di aree verdi esistenti. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al completo rifacimento delle aiuole del Viale dei Ponti, per cui sono state reperite risorse all’interno della Strategia Nazionale delle Aree Interne. Dovrà essere attivato un percorso per valorizzare e tutelare i nostri Alberi Monumentali. Anche questa tematica è oggetto di ulteriore approfondimento nella apposita sezione del programma.
#fareAmbiente risolvendo problematiche ambientali del territorio: serve continuare nella trattativa con la multinazionale belga Solvay, che sfrutta i giacimenti di salgemma nel nostro territorio. Dopo aver ottenuto importanti compensazioni attraverso la disponibilità di loro terreni per la realizzazione dello stadio e per l’installazione di un ettaro di fotovoltaico necessario all’attivazione della Comunità Energetica, dobbiamo procedere nel ridurre l’impatto paesaggistico delle piste di coltivazione. Su tale fronte, dopo la sperimentazione condotta dall’azienda su nostra pressione, serve procedere alla completa mitigazione. Questi ed altri aspetti compensativi dovranno a breve essere contenuti in un accordo di programma da condividere anche con i Comuni di Montecatini e Rosignano.
È necessario proseguire nella ricerca di strumenti e risorse per raggiungere un progetto organico che getti le basi per risolvere problemi del rischio idraulico e idrogeologico del territorio con particolare riferimento all’abitato di Saline.
#fareAmbiente valorizzando e tutelando le tartufaie naturali di tartufo bianco in collaborazione con la locale Associazione dei Tartufai di Volterra e Alta Val di Cecina. Grazie all’ultima Legislatura, Volterra è stata inserita nella Rete Nazionale delle Città del Tartufo. All’interno di un programma che valorizzi sempre di più questo prezioso prodotto dobbiamo lavorare su alcuni aspetti specifici quali: tutela delle tartufaie naturali in collaborazione con i Consorzi di Bonifica, l’Associazione ed i proprietari dei terreni:
- realizzazione di un itinerario escursionistico dedicato ai “Paesaggi del Tartufo Bianco del colle Volterrano”, che abbia come punto di partenza ed arrivo le Balze di Volterra;
- prosecuzione del percorso avviato e reso possibile dalla nuova normativa regionale per il riconoscimento di Area Geografica di Provenienza per il “Tartufo Bianco Toscano delle Colline Volterrane”, oggi inserito nell’area delle Colline Sanminiatesi.
Realizzare in collaborazione con l’Unione Montana, un’area addestramento cani nella tartufaia naturale di tartufo marzuolo presente lungo il Torrente Fosci, Nella Riserva Naturale di Berignone, da gestire in collaborazione con l’Associazione Tartufai.
#fareAmbiente attraverso la tutela e il benessere degli animali. Il ruolo fondamentale della GAVol. È fondamentale proseguire nel grosso lavoro attivato in questi ultimi anni grazie alla realizzazione, per la prima volta in ambito comunale, dell’Ufficio e del Regolamento per la Tutela ed il Benessere degli Animali. L’Associazione GAVol, che ha fornito uno stimolo determinante per il raggiungimento di certi obiettivi (oltre a quanto sopra, ad esempio, sono state stipulate varie Convenzioni per il soccorso e la sterilizzazione degli animali) e che svolge, in pratica, servizi per l’Amministrazione senza scopo di lucro, deve essere messa sempre più in condizione di poter svolgere al meglio la sua straordinaria azione di volontariato, fondamentale per la tenuta del settore.
Si ritiene, peraltro, che, per una sempre maggiore tutela degli animali e nell’ottica di una crescente sensibilità delle Amministrazioni verso il riconoscimento ed il rispetto dei loro diritti, debbano essere condivisi gli obiettivi indicati dalla stessa Associazione. In estrema sintesi, l’Amministrazione, oltre a consentire, ovviamente, alla GAVol di svolgere le proprie usuali attività ed in particolare quella di occuparsi delle adozioni degli ospiti del canile, dovrebbe effettuare, assieme agli organi competenti, una campagna capillare di controlli e microchippatura, creando una raccolta dati finalizzata al censimento ed al controllo dei cani presenti sul territorio ed in particolare dei cani da guardiania presenti nelle attività produttive, anche per evitarne il proliferare incontrollato (con conseguenti abbandoni) o l’ibridazione.
Parimenti, dovrebbe essere portato a termine il progetto di costruire un canile intercomunale in luogo dell’attuale canile privato e dovrebbe essere trovata una idonea sede per l’Associazione. Relativamente ad una area di “sgambamento” cani, il progetto è già presente nella sezione di questo programma sui lavori pubblici. Per quanto riguarda il contenimento della popolazione dei piccioni, dovrebbero essere adottati, ove effettivamente necessario, progetti atti a garantire l’allontanamento dall’area cittadina di tali animali, nel rispetto della salute degli stessi e senza l’utilizzo di metodi violenti. Ulteriori iniziative dovrebbero essere prese per limitare eventi ed attività con uso di animali e per cercare soluzioni alternative all’uso di fuochi di artificio e botti. Da ultimo, l’Associazione ha richiesto un supporto fattivo ed una regolamentazione per quelle situazioni riguardanti animali d’affezione di soggetti presi in carico dai Servizi Sociali per situazioni di disagio.
#fareAmbiente attraverso percorsi di informazione ed educazione ambientale. Serve investire in campagne di educazione ambientale in ambito scolastico e non solo, per riportare gli studenti e le loro famiglie, prima di tutto, ad avere consapevolezza del territorio in cui viviamo, nonché conoscenza delle sue risorse ambientali, delle sue ricchezze/fragilità e dei servizi ecosistemici che è in grado di garantirci, per una migliore e duratura qualità della vita. Dobbiamo lavorare per rafforzare il sistema scolastico legato all’Istituto Tecnico Agrario e al Tecnico Alberghiero, due scuole che, in sinergia, possono sviluppare progetti integrati con il sistema agricolo e rurale del territorio.
#fareAmbiente attraverso Politiche del Cibo. Serve investire in campagne di educazione ambientale in ambito scolastico e non solo, per riportare gli studenti e le loro famiglie, prima di tutto, ad avere consapevolezza del territorio in cui viviamo, nonché conoscenza delle sue risorse ambientali, delle sue ricchezze/fragilità e dei servizi ecosistemici che è in grado di garantirci, per una migliore e duratura qualità della vita. Dobbiamo lavorare per rafforzare il sistema scolastico legato all’Istituto Tecnico Agrario e al Tecnico Alberghiero, due scuole che, in sinergia, possono sviluppare progetti integrati con il sistema agricolo e rurale del territorio.
#fareAmbiente facendo nuova cultura pensando, ad esempio, alla costituzione di una Rete dei Musei della Terra che unisca Volterra, Saline di Volterra, Montecatini Val di Cecina e Larderello, creando un nuovo brand e un nuovo racconto del nostro territorio, che consenta concrete collaborazioni e innovative offerte turisticoeducative;
#fareAmbiente facendo nuova cultura ponendo il nostro paesaggio come bene culturale strategico. Il nostro paesaggio ha valenze straordinarie, spesso uniche. Deve essere protagonista di un’offerta turistica, culturale e, perché no, anche formativa, fino ai livelli universitari. Obiettivo arrivare prima possibile all’iscrizione di tutta la Val di Cecina nel “registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali”, previsto dal Decreto n. 17070 del 19 novembre 2012, relativo all’istituzione dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali (ONPR).
#fareAmbiente attraverso le politiche venatorie. Dovremo cercare di trasformare il tavolo informale esistente tra le associazioni venatorie, agricole ed ambientaliste in una struttura permanente in grado di portare a tutti i livelli le istanze del territorio. Il settore venatorio è di grande importanza, anche sociale, oltre che interlocutore fondamentale per le politiche di miglioramento ambientale.
Il Nostro Territorio: Le Frazioni
Le frazioni di Saline di Volterra, Villamagna e Mazzolla del nostro territorio rappresentano un importante patrimonio culturale, storico ed economico che merita attenzione e valorizzazione. Per garantire il benessere e lo sviluppo equo di tutte le aree della nostra comunità, ci impegniamo a promuovere azioni mirate volte a valorizzare le frazioni del nostro territorio. Di seguito, sono elencati alcuni punti chiave del nostro approccio:
Turismo e Cultura:
- Promuoveremo itinerari turistici che includano le frazioni, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire la storia, l’architettura e le tradizioni locali.
- Organizzeremo eventi culturali e manifestazioni nelle frazioni per valorizzare le identità locali e coinvolgere la comunità.
Sviluppo Economico Locale:
- Sosterremo le attività economiche presenti nelle frazioni, offrendo incentivi e supporto alle imprese e agli artigiani locali.
- Promuoveremo i prodotti e le specialità gastronomiche delle frazioni attraverso iniziative di promozione e marketing.
Qualità della Vita e Vivibilità:
- Svilupperemo progetti di riqualificazione urbana per migliorare la vivibilità delle frazioni, creando spazi pubblici accoglienti e aree verdi.
Partecipazione e Coinvolgimento:
- Favoriremo la partecipazione attiva degli abitanti delle frazioni nelle decisioni che riguardano il loro territorio, attraverso incontri pubblici e consultazioni.
Preservazione del Patrimonio Ambientale e Storico:
- Promuoveremo la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale e storico delle frazioni, adottando politiche di tutela e salvaguardia dei beni culturali e naturali presenti in queste aree.
Con questi interventi, ci impegniamo a valorizzare e promuovere le frazioni del nostro territorio, garantendo un equo sviluppo e un miglioramento della qualità della vita per tutti i nostri cittadini. Nella successiva sezione del programma saranno elencati anche i vari interventi rientranti tra i lavori pubblici e destinati alle frazioni.