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Digitalizzazione di tutti i musei che attragga nuovi visitatori e che ne aumenti la fruizione.
Consultorio: collaborare con le autorità competenti per espandere e potenziare il servizio consultoriale, con particolare attenzione alla sezione giovani, anche in risposta all’aumento delle condizioni di disturbi alimentari e di richieste di supporto psicologico.
Sarà creato un gruppo stabile di lavoro, composto da operatori del settore, che affiancherà il Sindaco o il suo delegato in merito a tutte le questioni sanitaria. Il gruppo di lavoro opererà anche in costante sinergia con la Consulta Sanità, fungendo da organo di riferimento per informazioni e approfondimenti.
Premessa: La nostra visione
La difesa della sanità pubblica è al centro del nostro impegno.
Il servizio pubblico deve mantenere il suo carattere universalistico, garantendo per ogni persona un accesso equo alle cure necessarie. E’ evidente che i pilastri del SSN si salvano solo aumentando significativamente le risorse finanziarie, cosa che non sta facendo l’attuale Governo. L’abolizione del tetto di spesa per il personale, che tutte le Regioni chiedono da tempo, deve essere un primo passo per dare nuovo slancio alla sanità pubblica, creando le condizioni affinché le migliori professionalità rimangano nel servizio pubblico. Gli investimenti: conditio sine qua non per garantire un futuro ai servizi.
In un contesto così difficile, che vede penalizzate ancora di più le realtà periferiche, il sistema dei servizi sanitari presenti in Alta Val di Cecina ha saputo consolidarsi, difendendo il livello operativo raggiunto e rilanciando la quantità e la qualità dei servizi erogati, a garanzia del nostro diritto alla salute. Indiscutibile e senza precedenti il valore degli investimenti destinati a Volterra, complessivamente ammontante a circa 32 milioni di euro.
Si tratta di risorse regionali, statali e comunitarie, che consentiranno la realizzazione di nuove sedi per i servizi, la messa a norma di molti edifici e la loro riqualificazione: interventi fondamentali che rappresentano, senza ombra di dubbio, la conditio sine qua non per garantire un futuro ai nostri servizi.
- Grazie al Protocollo sottoscritto nel 2020 da Comune di Volterra e Regione Toscana, l’Ospedale di Volterra può contare su un investimento di 7 milioni di euro, da destinare ad interventi antisismici e alla riorganizzazione e ampliamento del blocco ospedaliero;
- I finanziamenti del PNRR consentiranno di mettere in sicurezza ulteriori strutture, per rendere possibile un potenziamento della sanità territoriale, mentre i finanziamenti relativi alla dismissione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari consentiranno di consolidare e incrementare la realtà della REMS-D.
- Enorme il valore degli investimenti destinati a INAIL: si tratta di un finanziamento che ammonta a circa 23 milioni di euro, che renderà possibile la realizzazione della nuova struttura in sostituzione dei fatiscenti reparti “Scabia”, “Zacchia” e “Officine”.
Dobbiamo avere la capacità di guardare lontano: dobbiamo pensare e progettare il complesso dei nostri servizi sanitari tra 10 anni.
Qui sta la vera sfida!
Accanto ai lavori che potranno essere realizzati grazie alle progettualità che hanno attratto finanziamenti provenienti da più fonti, occorrerà puntare alla realizzazione di altri interventi che riteniamo essere essenziali per migliorare l’immagine e la capacità di accoglienza dell’Ospedale di Volterra: si tratta di interventi orientati alla manutenzione e ad una maggiore cura del decoro e della pulizia, oltre che alla realizzazione di un punto di accoglienza e informazione facilmente identificabile all’ingresso dell’Ospedale, accompagnato da una cartellonistica adeguata, che sappia orientare gli utenti e facilitare l’accesso ai servizi e alle cure. Inoltre, anche se è stato finalmente realizzato dal Comune di Volterra il marciapiede tra il distributore di San Lazzero e l’accesso all’Ospedale, appare ancora da migliorare l’accesso pedonale alle strutture di erogazione dei servizi, per il permanere di numerose barriere architettoniche.
Gli elementi del sistema: rilancio, protezione e valorizzazione.
L'Ospedale.
L’Ospedale di Volterra continua indiscutibilmente ad essere l’elemento cardine nel nostro territorio, inserito a pieno titolo nella rete ospedaliera dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest. È indispensabile che l’attività e i servizi del nostro Ospedale siano erogati sulle 24 ore per tutti i 365 giorni dell’anno. Occorrerà lavorare affinché le attività specialistiche effettuate dalle strutture del nostro presidio ospedaliero, per esempio in ambito chirurgico e ortopedico, possano rappresentare un elemento di attrazione anche da altri ambiti territoriali, per la professionalità garantita e per i minori tempi di attesa, in aggiunta alla odierna attività programmata e d’urgenza.
Questo sarà possibile se l’Ospedale saprà lavorare in raccordo con i servizi della sanità territoriale, con al centro la Casa di Comunità e con l’essenziale ruolo di coordinamento svolto dalla Centrale Operativa Territoriale: è evidente che, se i servizi territoriali riusciranno ad agire secondo una modalità proattiva, con interventi di prevenzione che sappiano evitare le complicanze ed accompagnare le persone nei momenti di fragilità, ripristinando la loro condizione di autonomia, l’Ospedale potrà dedicare maggiori servizi alla presa in carico degli eventi critici o allo sviluppo di attività di eccellenza.
Per tutto questo, non è più rinviabile la nomina di un Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Volterra, che sappia svolgere appieno il necessario ruolo di regia e di promozione delle attività specialistiche offerte dai nostri servizi sanitari.
Una regia che dovrà coinvolgere l’insieme delle realtà sanitarie presenti a Volterra: la Auxilium Vitae Volterra SpA, il Centro di Riabilitazione Motoria INAIL, la filiera psichiatricoriabilitativa con in testa la REMS, l’APSP Santa Chiara, rappresentano ulteriori punti di forza che pochi altri territori possono vantare, fatti di professionisti altamente specializzati, attrezzature, strumentazioni che, se messe in sinergia, possono offrire risposte importanti e qualificate per i bisogni di salute della popolazione residente in Alta Val di Cecina. Questa è una sfida che deve vedere l’impegno di tutti gli Enti coinvolti e che può rappresentare davvero un valore aggiunto.
Occorrerà essere in grado di usufruire delle possibilità messe a disposizione dai bandi emanati dalla Regione Toscana per incentivare l’assunzione di personale medico nelle aree periferiche: un geriatra si aggiungerà all’organico degli specialisti assegnati al nostro territorio, proprio in virtù di un bando di questo tipo. Al tempo stesso, sarà da perseguire l’attivazione di borse di studio per incentivare la presenza di medici specializzandi presso i servizi dell’Ospedale di Volterra. Sempre nell’ottica di rendere più attrattivo il nostro presidio, sarà importante procedere con l’allestimento di camere da mettere a disposizione di medici fuori sede, chiamati magari a fare i turni di guardia o che comunque si possono trovare ad affrontare difficoltà logistiche.
Un’attività importante da promuovere e supportare resta quella rappresentata dalla Senologia che offre un servizio di grande qualità ed eccellenza e che, grazie alla sinergia con l’Associazione Non Più Sola, riesce a fornire un essenziale supporto alle donne, in una fase delicata della loro vita.
E’ essenziale, inoltre, agire per poter dare impulso allo sviluppo della Medicina di Genere o, come viene definita dall’OMS, la Medicina Genere-Specifica: occorre infatti superare l’impostazione tradizionale della medicina e pretendere che siano sempre più applicate pratiche cliniche che privilegino un approccio di genere, capace di promuovere l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure.
La Medicina di Genere, infatti, non rappresenta una branca a se stante dell’area medica, ma una dimensione interdisciplinare che deve pervadere tutte le branche del sapere medico e prevedere un approccio diverso nella lettura dei sintomi, nella diagnosi e nella individuazione delle terapie più appropriate per uomini e donne.
La sanità territoriale.
L’inversione della piramide demografica ed il conseguente aumento dell’incidenza e della prevalenza delle patologie croniche, impongono un profondo ripensamento ed una riorganizzazione dei sistemi sanitari, socio-sanitari e sociali. Per essere realmente efficaci, i servizi sanitari devono essere in grado di tutelare la salute dell’intera popolazione e non solo di coloro che richiedono attivamente una prestazione sanitaria.
In questo contesto sarà importante il ruolo svolto dalla Casa di Comunità e dalla Centrale Operativa Territoriale (COT), da realizzare anche a Volterra. La Casa di Comunità dovrà, innanzitutto, rappresentare il luogo fisico al quale tutti i cittadini possano accedere per ogni loro esigenza di tipo sanitario o socio-sanitario, dato che la modalità organizzativa sarà quella della integrazione multidisciplinare, con un miglioramento degli standard di offerta, coadiuvati dal supporto dell’innovazione digitale.
Nella Casa di Comunità, infatti, dovranno operare in sinergia i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, gli Specialisti Ambulatoriali, gli Infermieri di Famiglia e le altre professionalità presenti sul territorio come, per esempio, quelle legate all’assistenza psicologica, ostetrica/ginecologica, alla riabilitazione e all’assistenza sociale.
La Centrale Operativa Territoriale dovrà assicurare, al tempo stesso, una stretta sinergia fra la rete di emergenza-urgenza, l’Ospedale e i servizi territoriali e domiciliari.
L’Amministrazione Comunale dovrà stimolare questa evoluzione dei servizi, che rispecchia una idea innovativa, una modalità di lavoro diversa da quella attuale, che potrà garantire migliori risposte ai bisogni dei cittadini, grazie all’approccio della sanità di iniziativa: la propria “casa” dovrà diventare il primo luogo di cura, con interventi a domicilio di diverso livello di intensità e complessità, nell’ambio di specifici percorsi di cura personalizzati. Ma non solo: la Casa di Comunità dovrà rappresentare anche il luogo della partecipazione, dove i cittadini e le associazioni di tutela dei pazienti contribuiranno alla programmazione dei servizi e delle attività e saranno chiamati a valutare i risultati ottenuti.
L’elemento di innovazione della Casa di Comunità dovrà essere infatti quello di essere una struttura in cui la comunità degli assistiti non è solo destinataria di servizi, ma anche parte attiva nella individuazione dei bisogni, nella programmazione degli interventi e nella valorizzazione delle competenze presenti all’interno della comunità stessa.
Nell’ambito della continuità ospedale – territorio, occorrerà valorizzare e consolidare anche le prestazioni del nucleo di “Cure Intermedie”, potenziando le attività destinate agli aspetti riabilitativi. Importante anche sostenere l’assistenza territoriale, con la presenza del Medico Palliativista e con l’assistenza psicologica da garantire dell’ambito delle Cure Palliative. Da proseguire l’impegno dei servizi dedicati all’assistenza dei pazienti terminali, con l’essenziale attività svolta dall’Hospice.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, è l’aspetto legato alla capacità di “farsi carico” dei bisogni delle persone, mettendo l’accoglienza, l’orientamento e l’accompagnamento al primo posto nella gestione dei servizi territoriali o ospedalieri: il cittadino che si rivolge ai nostri servizi deve sentirsi accolto e seguito e non un semplice numero da gestire, magari con superficialità o peggio con distacco o fastidio.
La capacità di mantenere un approccio che metta la persona al primo posto dovrà caratterizzare i servizi del nostro territorio.
La rete dell’emergenza-urgenza.
Necessario anello di congiunzione tra Ospedale e Territorio Occorre prestare una particolare attenzione al coordinamento della rete dell’emergenza-urgenza (E-U), che rappresenta un elemento di sicurezza di primaria necessità in un territorio come l’Alta Val di Cecina, caratterizzato da un’ampia dispersione territoriale della popolazione e dalla presenza di un Ospedale situato ad una distanza considerevole dall’Ospedale di riferimento di Area Vasta.
Obiettivo della rete dell’E-U è quello di garantire che le persone che hanno eventi sanitari acuti, spontanei o traumatici, vengano prese in carico dalla strada o dal domicilio nel minor tempo possibile e vengano indirizzate nel Presidio Ospedaliero clinicamente più appropriato per il Primo Soccorso e per la prosecuzione delle cure: questo significa avere una rete del 118 con Punti di Emergenza Territoriale decisi anche sulla base di un confronto con le Organizzazioni di Volontariato presenti sul territorio (CRI, Misericordie e Pubbliche Assistenze) e un sistema di Elisoccorso in grado di intervenire in loco; un Pronto Soccorso in grado sia di garantire la prima stabilizzazione e il ricovero quando clinicamente indicato, sia di garantire una stabilizzazione intensiva di 12-24 ore presso letti tecnici intensivi del nostro Ospedale quando l’immediato trasferimento in altre strutture non è indicato per motivi clinici (grave instabilità) o per contingenze organizzative (ad esempio relative all’Elisoccorso).
La presenza h24 nel nostro Ospedale di medici dedicati al P.S. e di anestesisti-rianimatori permette in sicurezza di gestire tutte queste situazioni.
La telemedicina.
Proprio per le caratteristiche fisiche del nostro territorio e la distribuzione delle abitazioni, un focus particolare deve essere pensato circa la implementazione e l’uso delle moderne tecnologie di “telemedicina”, in accordo e collaborazione anche con i centri di ricerca su questa materia presenti in Toscana (ad es. Fondazione Monasterio e Università Sant’Anna): la possibilità di telemonitoraggio a domicilio, teleconsulto con specialisti e telerefertazione di esami diagnostici deve diventare bagaglio routinario della attività sanitarie in Ospedale e nella Casa di Comunità.
La specialistica ambulatoriale.
Dovrà essere ampliata l’offerta della specialistica ambulatoriale in Alta Val di Cecina (visite specialistiche, accertamenti diagnostici, interventi chirurgici ambulatoriali), partendo dal soddisfacimento dei bisogni espressi dalla popolazione dell’AVC, continuando nell’impegno volto a creare percorsi specifici per i residenti, al fine di ridurre i tempi di attesa ed evitare spostamenti verso altre strutture.
La salute mentale.
Abbiamo una predisposizione storica per i servizi di Salute Mentale che dovrà vedere a regime il progetto REMS-D. L’apertura della Struttura SRP1 Villa Aeoli e la successiva apertura della REMS-D, ha rappresentato e rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di presa in carico della persona affetta da disturbi psichiatrici che abbia commesso un reato.
L’apertura di queste due nuove Strutture, voluta dalla Regione Toscana in ottemperanza della legge 81/2014, ha fatto sì che, sul nostro territorio, l’offerta di percorsi terapeutici e riabilitativi per persone affette da disagio psichico si sia arricchita, completando quella già esistente: il Centro di Salute Mentale (CSM), il Centro Diurno, la Struttura Residenziale per pazienti psichiatrici (Kraepelin), il gruppo appartamento “Al Ponte”, costituiscono, insieme, un percorso ideale che va dal massimo livello di intensità di trattamento della gravità e complessità della malattia mentale, fino agli interventi più “leggeri” di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo.
I servizi della Salute Mentale, oltre a rappresentare una eccellenza nel panorama sanitario nazionale, costituiscono una vera e vitale risorsa per la salute del nostro territorio e della nostra città e quindi come tale devono essere valorizzati, ampliati e protetti: anche questi servizi, infatti, hanno una importante ricaduta occupazionale sul territorio, e rappresentano una ulteriore opportunità per invertire il calo demografico che affligge prevalentemente le aree periferiche. Deve essere valorizzata la professionalità di coloro che vi operano e protetta la loro salute e sicurezza, così come quella dei pazienti.
Importante perseguire l’obiettivo di affiancare alla realizzazione dei due nuovi Moduli della nuova REMS-D, il contestuale mantenimento di quella esistente. Propedeutico all’inizio dei lavori per la nuova REMS-D (dove è attualmente collocato l’attuale parcheggio) è la conclusione del nuovo parcheggio, da realizzare dove è stato abbattuto il vecchio reparto psichiatrico “Livi”, recuperando l’iniziale progetto multipiano in modo da garantire sufficienti spazi per lavoratori e utenti.
Il servizio dipendenze.
Occorre mantenere un’alta attenzione per garantire l’operatività e l’esistenza del servizio dipendenze, punto cardine nel vasto territorio dell’Alta Val di Cecina, nella sua mission di diagnosi, cura, riabilitazione e prevenzione: fondamentale favorire la rete tra servizi e istituzioni del territorio, potenziando la collaborazione con Società della Salute per la prevenzione del disagio giovanile e delle Dipendenze.
L’accoglienza dei familiari.
È fondamentale garantire un’adeguata accoglienza ai familiari delle persone ricoverate a Volterra, mantenendo una rete di strutture accessibili a costi sostenibili. È inoltre importante intervenire sui costi del trasporto sanitario non di emergenza verso altre strutture della rete dei servizi sanitari, con particolare attenzione alla tutela dei redditi più bassi.
L’assistenza agli anziani e il ruolo della APSP “Santa Chiara”.
L’assistenza agli anziani merita in prospettiva particolare attenzione. Lo scenario che verrà a crearsi, alla luce dell’invecchiamento progressivo della popolazione, richiederà sicuramente un’organizzazione capillare fatta di servizi e strutture sul territorio dedicate alla popolazione anziana. L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Santa Chiara” costituisce, in questo contesto, una risorsa, non solo per l’Alta Val di Cecina.
E’ infatti necessario qualificare il servizio di Residenza Sanitaria Assistenziale, in modo da competere, in maniera importante, nell’attuale sistema regionale di libera scelta. Il “Santa Chiara” deve rappresentare una risorsa essenziale per il territorio e un punto nevralgico nell’assistenza agli anziani, con seri programmi di sviluppo e investimenti sulla struttura. Adesso più che mai, è il momento di non lasciare sola una istituzione storica come la ASP Santa Chiara, che continua ad assistere quotidianamente un numero considerevole di anziani ospiti e dove lavorano poco meno di 70 persone.
Sul livello organizzativo, importante anche la prospettiva di dotare la struttura di un coordinamento di natura sanitaria, che consentirebbe un importante salto di qualità nel livello dell’assistenza, grazie alle competenze che verrebbero messe in campo e che garantirebbero scelte appropriate alla sempre maggiore complessità dei bisogni di salute degli ospiti.
Non dobbiamo dimenticare la prevenzione collettiva.
Non dobbiamo dimenticare l’importanza della prevenzione collettiva, poiché essa costituisce un pilastro fondamentale per la tutela della salute pubblica e per la sicurezza generale. È cruciale garantire un adeguato intervento sulle problematiche di igiene e sanità pubblica, che comprendono la gestione delle malattie infettive, la promozione dell’igiene personale e ambientale, nonché la prevenzione delle epidemie.
Inoltre, occorre prestare attenzione alla sicurezza pubblica veterinaria, per proteggere sia la salute degli animali che quella umana da malattie trasmissibili, nonché alla sicurezza alimentare, per garantire che gli alimenti siano sicuri e salubri per il consumo. La promozione della salute e sicurezza sul lavoro è altrettanto importante per prevenire infortuni e malattie professionali, garantendo condizioni di lavoro sicure e salutari per tutti i lavoratori.
Infine, la medicina legale svolge un ruolo chiave nell’indagine e nella prevenzione di crimini e incidenti, fornendo prove scientifiche per risolvere questioni legali e contribuendo alla giustizia e alla sicurezza della comunità nel suo complesso.
Rilanciare il reparto “Castiglioni” è essenziale per potenziare questi ambiti di intervento e assicurare una prevenzione efficace e completa.
I servizi consultoriali.
E’ importante consolidare e potenziare i consultori, fornendo informazioni precise sull’accesso e ampliando i servizi offerti per includere supporto psicologico, trattamento dei disturbi alimentari, affettività e sessualità, consulenze ginecologiche e andrologiche per i giovani. Inoltre, è necessario promuovere l’educazione sulle differenze di genere e smentire i frequenti falsi miti. Occorrerà avviare progetti come la creazione di case di accoglienza per donne maltrattate, in collaborazione con la Società della Salute, offrendo ospitalità anche ai figli.
Servizi per la disabilità.
Sarà essenziale garantire il sostegno ai servizi per la disabilità, incluso il trasferimento del Centro Diurno Kock nella ex scuola di Santa Chiara, attualmente in fase di ristrutturazione, grazie al finanziamento regionale di 500.000 euro ottenuto dall’Amministrazione Comunale. Gli interventi di sollievo, assistenza e supporto alle famiglie coinvolte nella cura e nell’assistenza delle persone disabili sono prioritari. Fondamentale anche investire sugli interventi di sollievo, aiuto e sostegno alle famiglie impegnate in attività di cura ed assistenza di persone disabili, con una attenzione particolare alla ricerca di soluzioni efficaci che sappiano offrire una risposta al “Dopo di Noi”.
I servizi per le frazioni.
Importante individuare una nuova sede per gli studi dei medici di famiglia, del pediatra e per effettuare prelievi del sangue a Villamagna. Nella nuova sede potrebbe trovare sistemazione anche la farmacia, per le nuove prestazioni che le “farmacie dei servizi” convenzionate possono erogare per la comunità (CUP/Scelta medico/Telemedicina/Autoanalisi/tamponi/vaccinazioni…).
Occorrerà, invece, migliorare i locali del presidio sanitario di Saline di Volterra, con interventi di manutenzione che sappiano migliorare l’accoglienza e la fruibilità degli spazi dedicati all’attività ambulatoriale.
Il CRM di INAIL
Deve essere rilanciato e sostenuto lo sviluppo del Centro di Riabilitazione Motoria INAIL, da lunghi anni presente all’interno del nostro Presidio ospedaliero, che potrà consolidare le proprie attività sanitarie riabilitative, attraverso la realizzazione, in tempi brevi, della nuova sede, grazie ad un importante finanziamento di 23 milioni di euro assegnato proprio al Centro Inail di Volterra. Questo permetterà di liberare spazi all’interno del presidio ospedaliero, consentendo di ammodernare l’Ospedale e di risolvere i problemi collegati alla collocazione degli spazi assistenziali. In questo contesto, vediamo bene anche lo spostamento della farmacia all’interno della struttura ospedaliera, collocazione estremamente più funzionale ai percorsi di distribuzione dei farmaci e di dimissione degli ospiti.
Auxilium Vitae.
Auxilium Vitae, durante questi ultimi 5 anni, ha ulteriormente sviluppato i settori di alta specializzazione e di riabilitazione neurologica e cardiorespiratoria, raggiungendo sempre risultati positivi di bilancio, nonostante le difficoltà affrontate durante gli anni della pandemia e nonostante il notevole aumento dei costi. È indispensabile che Auxilium Vitae mantenga la caratteristica di Centro di Alta Specialità a rilevanza Regionale per garantire autonomia, risposte di alta professionalità ai cittadini e stabilità degli attuali 200 posti di lavoro; è essenziale, altresì, ricercare finanziamenti che consentano di superare gli annosi problemi logistici legati alla posizione geografica, alla carenza di spazi e ai locali obsoleti, con necessari interventi di ristrutturazione e ammodernamento.
Occorre essere pronti ad intercettare le attività emergenti della riabilitazione, così come è necessario aprirsi ai nuovi bisogni della popolazione, offrendo a coloro che sono affetti da gravi disabilità strutture di alta assistenza sanitaria per lunghi periodi. In entrambi i settori Auxilium Vitae è in grado di fornire professionisti specificamente formati.Fondamentale anche prevedere un ampliamento di progetti come il SAIA (Struttura ad alta intensità assistenziale) e la Riabilitazione dei Disturbi Alimentari (obesità, anoressia, bulimia), oltre a sostenere l’avvio dell’importante Centro di Medicina dello Sport, promosso da Auxilium Vitae tramite la Fondazione Volterra Ricerche. È importante che Auxilium Vitae non perda quella caratteristica di innovazione che ha contraddistinto la Società fin dalla sua nascita: una Società capace di realizzare progetti di ricerca e di sviluppo con partners di rilievo, come la Scuola Superiore Sant’Anna e la Fondazione CRVolterra. Per realizzare tutto questo è fondamentale la partecipazione attiva dell’Amministrazione Comunale.